In questi giorni i e le militanti dello Sportello Sociale si stanno formando, insieme alle nostre avvocate, sulle modalità di compilazione delle domande per i bonus affitto e utenze del Comune di Perugia. Il nostro intento è aiutare le famiglie e i singoli con cui siamo in contatto nei quartieri di San Sisto-Via del Lavoro-Ponte San Giovanni- Centro a fare richiesta dei sussidi.
Per chi non lo sapesse, le procedure per accedere al bando sono tutt’altro che semplici. Partiamo dal fatto che si chiedono 16 euro in marca da bollo per completare una domanda a chi già ha difficoltà a pagare l’affitto… sembra una barzelletta!
Poi, una volta reperita tutta la documentazione e verificato se si soddisfano i requisiti, il Comune di Perugia accetta solo istanze per via telematica.
Questo è già uno scoglio per i nuclei familiari privi di mezzi o competenze informatiche: lo avevamo già fatto notare a proposito dei buoni spesa ad aprile. Tuttavia, sembra che da quell’orecchio il Comune non ci sente.
Pensate che, in fondo, si tratti semplicemente di saper usare un computer? Invece non è così. Sentite qua…
La domanda si può compilare in due modalità: la prima prevede la registrazione, tramite Codice Fiscale, nel sito del Comune, ma solo entro il 30 giugno; la seconda prevede l’uso dell’identità digitale (SPID), che si deve attivare, però, all’ufficio postale (già abbondantemente intasato in questi giorni…). Dopo mezze ore, se non ore, di coda per arrivare allo sportello si deve scaricare l’App delle Poste, accedere con il numero utente e la password temporanea e tramite un QR code autenticarsi al sito del Comune per iniziare la compilazione del bando. Ma attenzione, potreste anche essere poco fortunati e tutta questa procedura potrebbe dilungarsi!
Lo diciamo perché abbiamo già assistito una decina di persone. A volte succede che la mail dalle poste non arriva, o addirittura l’App non funziona correttamente. In questi casi bisogna accedere con l’opzione precedente, che prevede la registrazione al sito del Comune.
Direte voi: «vabbè, allora faccio tutto dal sito del Comune direttamente così evito code e malfunzionamenti!» E invece no! Perché dal 1 Luglio al 17 Luglio (giorno di scadenza del bando) per presentare la richiesta potrete accedere solo tramite SPID e con la speranza di riuscire a completare l’operazione!
Non ci spieghiamo davvero perché si debba complicare la vita di chi già si trova in una situazione di stress derivante dal bisogno economico (e, magari, anche di imbarazzo per il trovarsi a chiedere assistenza per la prima volta nella sua vita…).
Così come non ci spieghiamo in che modo verranno stilate le graduatorie: altri Comuni della regione hanno scritto gli indicatori nel bando, quello di Perugia no.
Stato, Regione Umbria e Comune di Perugia sembrano voler fare un’operazione di facciata, piuttosto che aiutare veramente la gente:
- 1) il governo nazionale stanzia risorse agli enti locali per continuare a far girare il mercato degli affitti, senza fare nessuna distinzione tra i piccoli locatori e le grandi multiproprietà;
- 2) il governo regionale, con l’emergenza diventata crisi ormai da mesi, non istituisce un nuovo investimento in edilizia popolare, anzi esclude ingiustamente dal bonus affitto chi risiede in Umbria da meno di cinque anni e chi essendo in difficoltà economica ha ricevuto contributi analoghi lo scorso anno;
- 3) i parametri di reddito previsti sono ancorati al 2018, e, quindi vengono esclusi da tale sussidio tutti coloro che si trovano in difficoltà a causa dell’emergenza economica collegata alla diffusione del Covid;
- 4) l’amministrazione comunale, che ha idee “smart” per il “degrado”, nasconde la povertà sotto il tappeto, e non manca mai di strizzare l’occhio ai suoi amici razzisti, mettendo anche in questo bando un paletto per chi non ha un permesso di soggiorno di lungo periodo che escluderà tanti ragazzi e famiglie migranti.
Concludiamo con un messaggio per tutti coloro che si trovano in difficoltà col pagamento del mutuo e dell’affitto: le udienze di sfratto sono sospese fino a settembre, e la prima cosa da fare, in cui se volete possiamo sostenervi come Sportello, è richiedere al proprietario una rinegoziazione del canone di locazione finché non torneranno le disponibilità di reddito.
A tutta la città: stiamo conducendo un’indagine sulla condizione abitativa a Perugia, dove dal 2008 la crisi non ha conosciuto freni, e da marzo 2020 sono esasperate le diseguaglianze e le ingiustizie che colpiscono le persone economicamente più deboli.
Con i dati raccolti prepareremo una richiesta da fare alle istituzioni, perché assicurino un tetto sopra la testa a chi non ce l’ha, come è loro compito. Nessuno ha colpa della condizione di povertà in cui vive!
Vi chiediamo di compilare e far girare il questionario, contattateci, inoltre, se volete attivarvi insieme a noi!