La terza restituzione pubblica delle attività del Comitato per l’iniziativa della Spesa Solidale a Perugia. Alcuni di noi hanno inoltre richiesto e ottenuto un incontro con l’assessore alle politiche sociali del Comune di Perugia che vi riportiamo in fondo all’Articolo.
Il Comitato Spesa Solidale Perugia ha iniziato la sua attività il 17 Aprile 2020 mediante la consegna di buoni spesa e pacchi alimentari a coloro che sono entrati in contatto con il nostro centralino. Ad oggi, 17 maggio 2020, siamo intervenuti a favore di 131 nuclei familiari, per un totale di 435 persone, delle quali 146 minori e 24 anziani. Attualmente, di queste solo 39 sono lavoratori attivi, 122 hanno smesso di lavorare a causa del Covid-19, ma solo in 15 casi i rapporti sono stati formalmente sospesi, mentre il resto delle persone, che aveva contratti a tempo determinato, non sa se e quando riprenderà a lavorare.
Dai nostri contatti sono state avanzate, ai Comuni di residenza e all’INPS, 125 richieste di sussidio tra cassa integrazione e buoni spesa, ma solo in 40 casi questi sono stati erogati. Si riscontra, inoltre, che 58 persone ricevono altre forme di reddito (pensione di invalidità, pensione di reversibilità, pensione sociale, Naspi e Reddito di cittadinanza).
Sul fronte abitativo 101 nuclei familiari vivono in affitto e solo 5 sono riusciti ad ottenere la rinegoziazione o l’interruzione, 14 pagano il mutuo, ma solo 1 è riuscito ad ottenere la sospensione.
Facciamo notare l’inadeguatezza delle misure di sostegno al reddito, anche considerando le incertezze che si prospettano nell’evoluzione della crisi – precedente al Covid19. La miseria non è una colpa, piuttosto un frutto dell’ingiustizia sociale.