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Un anno di INGUASTITE F. C.

Verso il “Gran Ballo delle Inguastite” in programma sabato 11 giugno alla “Vuelta al Mundo”, ripercorriamo la nascita e il primo campionato di calcio a 5 delle Inguastite, nuova squadra di calcio popolare femminile di Perugia.

Perugia, giugno 2021. Dopo una lunga assemblea politica i militanti del comitato “Perugia Solidale” si siedono al bar per un aperitivo. Fa caldo, si tolgono le mascherine, alcuni continuano a confrontarsi, altri ordinano da bere e mangiare per stemperare l’atmosfera dopo due giorni di discussione sull’organizzazione e sul suo futuro. Si trovano a San Sisto, uno dei punti nevralgici del comitato, ma provengono da diversi quartieri. Si vedono spesso, organizzano la Spesa Solidale per precari e disoccupati della città e molte altre attività, anche se raramente sono davvero tutti insieme come nell’occasione speciale di una riunione programmatica. Non che manchino le occasioni di divertirsi, nel comitato, con le tante iniziative di lotta e autofinanziamento, le manifestazioni, il Gruppo di Acquisto Solidale, la Torta al testo da asporto, i Cesti di Natale. Più di una persona, però, sogna qualcosa di ancora più stra-ordinario in città. Qualcosa che unisca nel segno dell’aggregazione, di sostegno reciproco, di lotta. Con gli stessi sentimenti che animano il comitato, ma con una voglia se possibile ancora maggiore di sprigionare energia e forza. Forse è qualcosa che può dare soltanto lo Sport. Una squadra. Una squadra di calcio popolare. Una squadra femminile.

In pochi minuti le compagne sono già al telefono, per condividere l’idea con amiche e colleghe e invitarle al primo allenamento. Anche le meno entusiaste all’idea di infilarsi gli scarpini, come fanno gli uomini nell’immaginario collettivo, in breve si lasciano trascinare dal gruppo. Giorni dopo, in piena estate, nel campo polveroso e senza illuminazione tra le case popolari del quartiere sono in dieci, in cerchio intorno al mister Luca, che ha in mano pallone, casacche e conetti. Per la maggior parte sono i primissimi calci, alcune non avevano fatto altro che qualche partitella a scuola o al campetto, e soltanto Ileana, la capitana, ha un passato da giocatrice in una vera squadra di calcio. Ma nessuna si lascia scoraggiare dalle nuove regole, dalle geometrie, dalla forma atletica, dai ruzzoloni. Dopo l’allenamento si ritrovano per il terzo tempo, riflettono sui miglioramenti e sul gioco, accolgono sempre più nuove partecipanti incuriosite e motivate.

Dopo l’estate arriva il momento di chiedersi se iscriversi a un campionato, e affrontano insieme la questione: a Perugia non ci sono campionati amatoriali di calcio a sette femminile, e loro non sanno ancora se riusciranno ad essere (almeno) undici ogni settimana. Appoggiandosi alla ragione sociale dei Bandits, la squadra di calcio maschile dei misters, scelgono di iscriversi al campionato invernale di calcio a cinque del Centro Sportivo Italiano.

Serve un nome: Inguastite Football Club (per i non perugini, guàsto significa incollerito, molto arrabbiato. “N’cé sé pòl’acostà, è guasto” = “Non ci si può avvicinare, è molto arrabbiato”).

Serve uno stemma: un’ape. Animali vitali, laboriose, disposte a morire per salvare la propria comunità, capaci di unirsi per respingere i pericoli più grandi (abbiamo già detto che sono guàste?).

Servono le divise: ovviamente gialle e nere, sono la prima spesa della squadra, con il sostegno dei primi sponsor: l’azienda agricola “La Vuelta al Mundo” e il “Bar Pellas”.

Servono i fondi per l’iscrizione al torneo, per pagare il campo degli allenamenti e le partite: organizzano una grande cena di presentazione. Allo Spazio Popolare Rudegrifo arrivano a centinaia, per fare i migliori auguri alla squadra e partecipare alla tombola, che ha tra i premi la sciarpa di lana, pensata per scaldarsi durante le freddissime serate nei campi umidi di periferia in cui andranno a giocare il campionato. Nchi ugni nchi denti, recita il tessuto, e significa “con le unghie e con i denti”, come dovranno fermare gli attacchi avversari in campionato su ogni pallone. E sono tutte all’opera. Educatrici, insegnanti, infermiere, magazziniere, lavoratrici dello spettacolo, studentesse universitarie, avvocate: in cucina, al bar, alla cassa, al servizio ai tavoli, una squadra in campo e fuori.

Due amichevoli e poi il campionato: il 18 ottobre 2021 a Lisciano Niccone, a 60 km da Perugia, le Inguastite affrontano il Valdipierle, che arriverà in testa al campionato, nella prima partita della loro storia. Undici giorni dopo, l’esordio in casa contro le Blue Fenix, all’impianto sportivo di Prepo, individuato come campo per le partite in casa. Le Inguastite fanno subito capire di che pasta sono fatte: lottano su ogni pallone, si aiutano in campo, si incitano e ricevono gli applausi, i cori e l’affetto di tanti che le seguono in questo nuovo, straordinario corso.

Certo, sedici partite sono tante, le avversarie non sono tutte alle prime armi come le Guaste, che chiudono molte partite con passivi roboanti. Ma le api che portano sul petto non stanno lì per caso, e le ragazze non si lasciano certo sopraffare da quello che dicono i numeri, freddi e impietosi, della classifica: anche quando potrebbe arrivare lo scoramento, trovano la voglia e l’intesa per rialzarsi, rigettando tutti i cliché tipici dello sport, e soprattutto del calcio narrato a livello professionistico e mainstream per cui se non eccelli, se non primeggi, non vali niente e rimedi soltanto figuracce.

Valorizzano tutte le piccole e grandi conquiste ottenute in allenamento e in partita, togliendosi (non poche) grandi soddisfazioni. Il primo gol della squadra, segnato da Sara al termine di una bella serie di passaggi delle compagne, in casa contro le SkemA5. Una partita combattutissima, persa soltanto uno a zero, contro le Amc98. Le prime belle uscite e parate di Elena e Rachele sotto lo sguardo fiero del loro preparatore Vasco. I gol su punizione di Ileana con le azioni di disturbo di Giorgia. E nel finale di campionato, le prime due esaltanti vittorie: in casa, per 5-3 contro le Fiamme, e in trasferta a Ponte della Pietra, per 4-1 contro le SkemA5.

I canti, vino, birre e prelibatezze preparati dalle giocatrici e dai tifosi per trascorrere il tempo della partita (e sostenere con piccole offerte l’autofinanziamento della squadra e del progetto della “Spesa Solidale”), torce e fumogeni per colorare l’atmosfera, sono stati costanti nel corso della stagione. Anche se la squadra ha deciso di non partecipare al campionato primaverile, che prevede incontri tra squadre di diverse categorie con un calendario non proprio facile, è certo che le guaste non staranno con le mani in mano.

Prenotazioni per la cena (12 euro) al 349 623 9841

Proseguono infatti gli allenamenti oltre che l’autofinanziamento per la prossima stagione. Venerdì 11 giugno il primo appuntamento dell’estate: un Gran Ballo delle Inguastite nella splendida cornice dell’azienda agricola “La vuelta al mundo” a Ponte Felcino. Cena, musica e balli immersi nella natura per godere un po’ di fresco in questo anticipo d’estate e preparare un evento ancora più grande e ambizioso. Un torneo di Calcio a 5 femminile, il 7, 8 e 9 luglio a Perugia, cui le Guaste hanno invitato, oltre ad alcune delle formazioni incontrate lo scorso campionato, squadre da altre città fuori regione che condividono gli stessi ideali antisessisti, antirazzisti ed antifascisti… Perché lo Sport popolare è una realtà, in altre città come nella nostra, che fa bene al fisico, alla socialità, alle comunità. Un mondo libero dalla supremazia a ogni costo, dai pregiudizi di genere, dai canoni e dai confini stabiliti dai professionisti dell’omologazione e dell’annullamento di ogni ragione e ideale.

Ci vediamo al Gran Ballo! INGUASTITE-OLÉ

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